Le principali metodologie di project management: Waterfall e Agile

Il project management è una disciplina cruciale per il successo delle aziende, consentendo di pianificare, eseguire e monitorare in modo efficace le attività necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati. Esistono diverse metodologie di project management, ognuna con le proprie caratteristiche e approcci. In questo articolo, esploreremo alcune delle principali metodologie adottate oggi per la gestione dei progetti aziendali.

Ad oggi, esperienza alla mano, i più utilizzati in azienda sono le metodologie Waterfall e Agile, qui di seguito riassunte.

 

  1. Metodologia Waterfall

La metodologia Waterfall è uno dei primi approcci strutturati al project management. In questa metodologia, il processo è suddiviso in fasi sequenziali e lineari, ciascuna delle quali dipende dal risultato della fase precedente.

Le fasi principali includono analisi, progettazione, implementazione, test e manutenzione.

È una metodologia ben definita e adatta a progetti con requisiti chiari e stabili.

 

  1. Metodologia Agile

L’approccio Agile è flessibile e adattabile ai cambiamenti, focalizzandosi sulla consegna rapida e iterativa di prodotti o servizi. Gli obiettivi vengono suddivisi in piccole attività chiamate iterazioni, spesso della durata di due o quattro settimane. Scrum e Kanban sono due delle metodologie più popolari all’interno dell’Agile. Scrum prevede iterazioni chiamate sprint, mentre Kanban si basa sulla visualizzazione delle attività e sul controllo del flusso di lavoro.

Oltre a queste ce ne sono molte altre, quali Lean, Service Design, Design Thinking, etc.

Tuttavia spesso esse vengono dedicate ad ambiti, settori e contesti aziendali molto specifici, lasciando al Waterfall e all’Agile il palco come metodologie maggiormente utilizzate, in versione pura o ibrida.

 

Al momento, l’approccio Agile è generalmente considerato più diffuso e ampiamente adottato rispetto alla metodologia Waterfall. La principale ragione di questa crescente popolarità è la sua capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e alle esigenze del cliente. L’Agile promuove la collaborazione, la flessibilità e la consegna iterativa, consentendo alle organizzazioni di rispondere prontamente ai feedback dei clienti e di adattare i prodotti o i servizi in corso d’opera.

Tuttavia, va sottolineato che la scelta tra Waterfall e Agile dipende dalle specifiche esigenze e caratteristiche del progetto. Progetti con requisiti ben definiti e stabili, dove è possibile anticipare con precisione le fasi del progetto, potrebbero ancora beneficiare dall’approccio Waterfall. Ad esempio, progetti di ingegneria o costruzione spesso richiedono una pianificazione dettagliata e una struttura ben definita, e quindi potrebbero optare per Waterfall.

 

Siete interessati ad approfondire come adottare metodologie per la gestione strutturata dei progetti in azienda?

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